Qual è il livello di sensibilità necessario per un Leak Detector?
- Proteggi i tuoi dati e strumenti: individua le perdite non rilevabili con i test di caduta di pressione dello strumento.
- Risparmia adesso e in futuro: più conveniente rispetto ad altri dispositivi, con minori spese per la sostituzione e la manutenzione della colonna.
- Localizza facilmente le perdite più difficili da individuare.
Le perdite nella strumentazione per gascromatografia (GC) possono causare numerosi problemi analitici, fra cui variazioni dei tempi di ritenzione, forme del picco di bassa qualità e linee di base elevate. Una perdita può comportare anche ulteriori spese evitabili, legate allo spreco di gas e a una durata inferiore delle colonne, ma soprattutto può distorcere i dati analitici e portare persino a risultati poco utili o errati. I Leak Detector elettronici possono aiutare a evitare tutti questi problemi, ma i modelli a elevata sensibilità comportano una spesa non indifferente, che potrebbe rivelarsi un investimento non profittevole. Quindi qual è il livello di sensibilità effettivo perché un Leak Detector palmare possa proteggere risorse preziose, quali strumenti e dati?
Spesso i Leak Detector elettronici sono pubblicizzati utilizzando il tasso di perdita in atm cc/sec, ma questi valori non sono indicativi della gravità di una perdita. Uno dei modi per determinare la capacità di un Leak Detector di individuare una perdita che incide sull’analisi è quello di condurre un test di caduta di pressione su una perdita misurata e controllabile. Molti produttori forniscono le istruzioni per eseguire un test di caduta di pressione per verificare la presenza di perdite nella porta di iniezione. Solitamente è necessario sigillare tutti i punti di fuga della porta di iniezione e pressurizzare il sistema. Una volta pressurizzato l’iniettore, si ferma il flusso del carrier gas e si monitora il tasso di caduta di pressione. Secondo le istruzioni fornite da Agilent, per esempio, una caduta superiore a 0,5 psi in 10 minuti indica una perdita significativa dal punto di vista cromatografico.
Per determinare se il leak detector elettronico di Restek è abbastanza sensibile da individuare una perdita rilevante per l’analisi cromatografica, abbiamo creato una perdita controllata e monitorato la pressione all’iniettore. È stato forato il setto con un tubo in silice fusa, creando in questo modo un microforo: la perdita così ottenuta è stata poi misurata osservando il tasso di caduta di pressione, e poteva essere regolata variando la lunghezza o il diametro interno del tubo. È stata creata una perdita utilizzando un tubo di 3 cm con ID di 15 µm, e questa ha causato una caduta di pressione di 0,3 psi in 10 minuti, che avrebbe superato i controlli effettuati secondo il protocollo perdite Agilent. È stato poi utilizzato un Leak Detector elettronico di Restek per rilevare la perdita nella porta di iniezione. Il Leak Detector è riuscito a individuare la perdita facilmente, dimostrando che, pur essendo un dispositivo relativamente economico, la sua sensibilità gli permette di individuare perdite che sfuggirebbero ai protocolli di test di alcuni produttori (Figura 1).
Figura 1: Il Leak Detector elettronico di Restek è abbastanza sensibile da individuare una piccola perdita controllata che passerebbe inosservata al test di caduta di pressione dello strumento.
I Leak Detector elettronici sono strumenti indispensabili per garantire un sistema privo di perdite, perché sono semplici da utilizzare e non richiedono il fermo dello strumento. Il leak detector elettronico di Restek riesce a individuare perdite in grado di danneggiare le colonne e rappresenta una scelta molto conveniente in quanto ha un costo nettamente inferiore ad altre unità palmari. La spesa affrontata per un Leak Detector elettronico di Restek viene ammortizzata facilmente grazie alla protezione di componenti costosi come le colonne e dei campioni unici.